
Il Museo delle intolleranze e degli stermini è un museo virtuale, prodotto dall’AMIS e realizzato da Zadìg.
Il Museo delle intolleranze e degli stermini ha “lo scopo di conservare la memoria delle intolleranze e dei genocidi del passato. Crimini che non rappresentano residui lontani, ma pericoli costanti: persistono infatti nel presente fattori di violenza, conflitti etnici, terrorismi, violazioni e negazioni dei diritti umani che provocano insicurezza e impongono una lettura critica del Novecento. […] Ecco allora il significato possibile di un museo di storia: un luogo virtuale che, attraverso documenti, testimonianze, percorsi tematici, cerca di rivisitare un passato rimosso e propone il confronto con memorie molteplici e diverse. Un museo il cui intento è di individuare le radici culturali, le situazioni e i meccanismi sociali che hanno attivato e favorito razzismi e intolleranze” (dalla Presentazione del Museo).
Come collaboratore di Zadìg – Storia, Cultura, Multimedia, ho partecipato alla realizzazione del Museo delle intolleranze e degli stermini nel:
- coordinamento della produzione multimediale, insieme a Burkhard Schwetje;
- nello sviluppo database e nella programmazione del sito e del Cdrom, insieme a Consuelo Schiavone;
- nella redazione della sezione “Parole chiave” e nella revisione redazionale dei “Percorsi storici”, insieme a Flavio Febbraro.
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